Sweet Factory

“Sweet Factory”: la Pop Art genera dialogo tra arte e territorio

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Da un progetto congiunto tra la linea 2020 della Pasticceria Massera e CoopCulture, gestore di servizi museali sul territorio biellese, nasce una pralina che racconta dialoghi virtuosi tra arte, artigianato e territorio.
Il marchio 2020, nato a cent’anni dalla fondazione della storica Pasticceria Massera, rappresenta la sua evoluzione artigianale, un ponte tra tradizione e contemporaneità.
Una creazione che diventa racconto corale di gusto, identità e collaborazione, celebrando il Polo Culturale di Biella Piazzo come autentico ecosistema creativo.

Nasce da qui “Sweet Factory”, la pralina ideata e prodotta in occasione della mostra Andy Warhol. Pop Art & Textiles, allestita nei palazzi Gromo Losa e Ferrero. Frutto della collaborazione tra il marchio “2020” di Stefania Massera e CoopCulture, la pralina “Sweet Factory” rappresenta un piccolo gesto di gusto che si fa manifesto di sinergia, simbolo dei dialoghi virtuosi che uniscono il tessuto artigiano e industriale del territorio alle progettualità culturali.

Sweet Factory non è solo un omaggio alla Pop Art: è un modo nuovo di raccontare la relazione tra chi crea, chi produce e chi valorizza.
Nella sua essenza si riflette un equilibrio raffinato tra il savoir-faire artigianale biellese, egregiamente espressa dal brand “2020” di Stefania Massera e la visione curatoriale di CoopCulture, in un intreccio che trasforma l’esperienza museale in un percorso da vivere, in tutti i sensi.

Sweet Factory nasce come gesto corale,” racconta Stefania Massera, fondatrice del marchio. “Un progetto che unisce la dimensione culturale e quella produttiva del territorio, creando un linguaggio comune tra arte e impresa, tra creatività e tradizione. È la prova che la cultura può diventare esperienza condivisa, concreta, quotidiana.”

In questo dialogo, il Borgo del Piazzo si afferma come laboratorio di relazioni: un luogo dove l’arte incontra l’impresa, dove i palazzi storici si trasformano in spazi di produzione culturale, e dove il saper fare locale diventa parte integrante dell’esperienza estetica.
Sweet Factory rappresenta dunque un modello di collaborazione virtuosa, in cui la cultura del territorio si traduce in valore collettivo.

Dove trovarla

La pralina Sweet Factory è in vendita, in edizione limitata, esclusivamente presso il bookshop della mostra “Andy Warhol. Pop Art & Textiles”, presso Palazzo Ferrero – Corso del Piazzo 29 – Biella

Orari di apertura 

mercoledì e giovedì: 15.00 – 19.00

venerdì, sabato e domenica: 10.00 – 19.00

BOX  1

Un progetto condiviso per valorizzare il territorio

Sweet Factory nasce all’interno della mostra “Andy Warhol. Pop Art & Textiles”, ospitata a Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero, come simbolo della sinergia tra il progetto espositivo, la filiera culturale e l’artigianato locale.
L’idea, accolta e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e dalla sua società strumentale Palazzo Gromo Losa Srl, è frutto della collaborazione tra la Pasticceria Gino Massera, attraverso il marchio 2020 di Stefania Massera e CoopCulture, gestore di servizi museali sul territorio biellese.

Questa partnership rappresenta un esempio concreto di alleanza virtuosa tra istituzioni culturali, imprese e creatività artigiana, nata per valorizzare non solo la mostra dedicata a Warhol, ma anche il patrimonio di competenze e relazioni che caratterizza il Polo culturale di Biella Piazzo.
Nel segno della Pop Art, Sweet Factory diventa una metafora di contaminazione positiva, dove il gusto interpreta l’arte e la collaborazione diventa la forma più autentica di innovazione territoriale.

BOX 2

Antico Forno Massera Museum: memoria, innovazione e legame femminile

Parallelamente al progetto Sweet Factory, Pasticceria Massera e CoopCulture valorizzano l’Antico Forno Massera Museum, un percorso espositivo che ripercorre la storia di una tradizione dolciaria e familiare profondamente intrecciata alla vita e alla memoria del territorio biellese.

Al centro del racconto ci sono le origini del forno e la tenacia del suo fondatore, Luigi Massera, che, a seguito di un tragico incidente sul lavoro, scelse di dedicare la sua nuova vita all’arte bianca, trasformando la fragilità in rinascita e la farina in linguaggio di riscatto.
A lui si deve la nascita di un’impresa che diventerà, negli anni, simbolo di passione e dedizione.

Il testimone passò poi al figlio Gino, che con la sua instancabile ricerca contribuì a rendere il torcetto il dolce emblema della Serra biellese, facendone un simbolo di riconoscibilità e appartenenza.
Accanto a loro, e dopo di loro, ogni membro della famiglia ha continuato a innovare, ognuno con la propria creatività, con la capacità di guardare avanti senza perdere le radici, consolidando così l’identità di un marchio divenuto parte viva del territorio.

Madri, mogli e figlie che hanno saputo innovare e custodire, sostenendo con forza e sensibilità gli avveniristici progetti e introducendo nuove visioni: affinando le ricette, costruendo relazioni con la comunità, promuovendo una cultura del gusto attenta e rispettosa.

L’Antico Forno Massera Museum è oggi uno spazio della memoria attiva: un luogo dove la cultura del pane, del forno e del dolce si intreccia alla cultura delle persone.
Qui, la tradizione si fa linguaggio espressivo, la manualità diventa testimonianza di identità e il torcetto continua a raccontare, con semplicità e grazia, la storia di una famiglia, di una comunità e di un territorio che da sempre conosce la forza del fare.

Orari di apertura

giovedì e venerdì 15 – 18

sabato 10 – 13