Andy Warhol PopArt & Textiles

Andy Warhol PopArt & Textiles – La biografia di Andy Warhol

Biella, Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero, 31 ottobre - 6 aprile.

1928

Il 6 agosto nasce a Pittsburgh Andrew Warhola (poi trasformato in Andy Warhol), terzo figlio di Ondrej Warhola e Júlia Justína Zavacká, due immigrati provenienti dall’attuale Slovacchia. A seguito di una grave malattia che lo colpisce da piccolo e lo costringe a casa per lungo tempo, Andy riceve dalla madre l’occorrente per disegnare e mostra fin da allora delle doti che affinerà al Carnegie Institute of Technology di Pittsburgh, dove seguirà un corso di arte pubblicitaria.

1949

Ottenuta la laurea, Warhol si trasferisce a New York dove ha modo di affermarsi nella comunicazione pubblicitaria, iniziando a lavorare come illustratore per riviste come Vogue, Glamour e Harper’s Bazar. Per importanti case discografiche inizia inoltre a disegnare alcune cover di vinili, scoprendo tecniche e soggetti che poi utilizzerà nel suo lavoro futuro.

1952

Espone per la prima volta alla Hugo Gallery di New York, con quindici disegni ispirati agli scritti di Truman Capote. Nello stesso anno la madre, con cui ha un rapporto molto profondo, si trasferisce a New York, dove vivrà insieme al figlio fino al 1971.

1960

All’inizio degli anni Sessanta Warhol esegue i suoi primi disegni dedicati al mondo dei fumetti e della pubblicità. Riproduce la realtà industriale e massificata che lo circonda nella maniera più fredda e distaccata possibile, discostandosi dall’improvvisazione tipica dell’Action painting che dominava allora la scena artistica americana. È, invece, molto colpito dalla mostra di Roy Lichtenstein, che al tempo non conosceva, nella Galleria di Leo Castelli.

1962

Inizia ad usare la tecnica serigrafica e porta alle estreme conseguenze il principio dell’illimitata riproducibilità dell’opera d’arte. I suoi soggetti preferiti sono le zuppe in scatola, le bottiglie di Coca-Cola e alcuni detersivi. Espone per la prima volta le Campbell’s soup alla Ferus Gallery di Los Angeles.

1964

Warhol espone a New York nella Galleria di Leo Castelli ed alcune sue opere vengono presentate al Guggenheim di New York e nella Washington Gallery of Modern Art. È il momento della sua grande affermazione come “artista Pop”. Gli spazi della sua casa non sono più sufficienti. Apre un suo studio a New York, in ampi locali al 231 East della 47th Street. Nasce così The Factory.

1965

È il momento della prima mostra parigina presso la Galleria di Ileana Sonnabend, dedicata a Flowers. The Factory diventa un centro di produzione artistica frequentato da artisti emergenti come Jean-Michael Basquiat e Keith Haring, ma anche da alcune delle personalità più brillanti e aperte della “Grande Mela” come Jim Morrison, Bob Dylan, David Bowie o Truman Capote.

1968

Warhol viene ferito con una serie di colpi d’arma da fuoco da Valerie Solanas, una femminista radicale. L’incidente danneggia i principali organi interni dell’artista e segna profondamente la sua vita. Due giorni dopo viene assassinato Bob Kennedy.

1969

Fonda la rivista Interview che diventa presto un punto di riferimento del jet-set internazionale e ridefinisce l’immaginario glamour degli anni settanta. Realizza Trash, una produzione cinematografica che ha avuto un certo successo, sulla vita di giovani tossicodipendenti.

1970

Warhol inizia a ricevere un gran numero di commissioni, per la realizzazione di ritratti. Tra gli altri da Mick Jagger, John Lennon, Diana Ross, Brigitte Bardot e Liza Minelli.

1973

Realizza la sua prima mostra personale alla Loft Gallery di New York.

1975

Viene pubblicato The Philosophy of Andy Warhol (From A to B and Back Again), un libro ricco di sue citazioni su amore, sesso, bellezza, tempo e morte.

1978

Warhol è meno interessato alla sperimentazione radicale e diventa una figura centrale della vita mondana newyorkese. La Factory diventa uno studio più professionale e il suo interesse si focalizza sui ritratti, sia di soggetti politici e simbolici che di celebrità su commissione.

1980

Inizia a lavorare ad alcuni programmi televisivi. Ma, a seguito del terremoto in Irpinia, è a Napoli con altri artisti su invito di Lucio Amelio e realizza il famoso trittico Fate Presto con la riproduzione serigrafica della prima pagina del quotidiano Il Mattino.

1985

Nel Museo di Capodimonte si apre la mostra Vesuvius per la quale Warhol realizza la serie omonima. Inizia a studiare un programma per il canale MTV, intitolato Andy Warhol’s Fifteen Minutes, che nel titolo riprende la più celebre delle sue massime: “nel futuro ognuno sarà famoso in tutto il mondo per 15 minuti”.

1986

Warhol realizza The Last Supper, un’opera ispirata all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci ed esposta per l’inaugurazione della Galleria nel Palazzo delle Stelline a Milano.

1987

Andy Warhol muore a New York il 22 febbraio, all’età di 52 anni, a causa di alcune complicazioni insorte a seguito di un intervento alla cistifellea.

Ufficio stampa & Informazioni

INFO

Mostra “Andy Warhol. Pop Art & Textiles”
31 ottobre 2025 – 6 aprile 2026

Palazzo Gromo Losa (Corso del Piazzo, 22 – Biella)*
Palazzo Ferrero (Corso del Piazzo, 29 – Biella)*
(*) dal 1° settembre il servizio della funicolare sarà sostituito da un bus a pagamento.

Orari di apertura
Mercoledì e giovedì 15.00-19.00
Venerdì, sabato e domenica 10.00-19.00
1°novembre, 8 dicembre, 26 dicembre, 1° e 6 gennaio, 5-6 aprile 10.00-19.00
25 dicembre chiuso

UFFICIO STAMPA

Mostra ‘Andy Warhol. Pop Art & Textiles’
Maia PR & Comunicazione / Creation
Antonella Maia
press@antonellamaia.com
Cell. 349-4757783

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