Greenitaly 2025

Addio prato inglese, benvenuta lavanda La crisi climatica apre l’era delle città spugna

Continua a Fiere di Parma Greenitaly (fino al 17 ottobre) la nuova manifestazione in Italia per le aziende e i professionisti del florovivaismo e del paesaggio.

Il Premio Greenitaly accende i riflettori sull’innovazione: superfici drenanti, fibre tessili riciclabili, piante resilienti e soluzioni di design sostenibile raccontano il futuro del verde Made in Italy.

Nelle città alberi, prati fioriti e piante diventano infrastrutture vitali per affrontare calore, siccità e inquinamento. Venerdì 17 ottobre il convegno “La città spugna. Strategie per affrontare i cambiamenti climatici in ambito urbano”

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(Parma 16 ottobre 2025) –  Dalle superfici drenanti alle fibre tessili riciclabili, dalle piante resilienti al design sostenibile, il futuro del verde prende forma attraverso materiali e specie capaci di coniugare tecnologia e natura. Nuove soluzioni del green presentate nell’ambito del Premio Greenitaly 2025, in occasione di Greenitaly la manifestazione in Italia per le aziende e i professionisti del florovivaismo e del paesaggio inaugurato ieri a Fiere di Parma.

Pavimentazioni in calcestruzzo drenante ad alta capacità filtrante, fibre di polipropilene a basso impatto idrico, sistemi di recinzione che fondono acciaio, vetro e pietra naturale, fino a collezioni botaniche che sfidano siccità e patogeni, definiscono un lessico del verde sempre più vicino all’idea di infrastruttura sostenibile.

Specie mediterranee e tropicali si affiancano a ibridi resistenti e ornamentali — pesco, agapanto, nandina, ortensie di nuova generazione — selezionati per la loro capacità di adattarsi a climi estremi, ridurre il consumo idrico e mantenere un alto valore estetico. Accanto a esse, innovazioni meccaniche e compositive, dai tosaerba autonomi ai moduli metallici curvilinei, aprono nuove prospettive per la gestione intelligente degli spazi verdi pubblici e privati.

Il risultato è una mappa delle tendenze che attraversa botanica, architettura e design. Tendenze che vedono anche il giardino mediterraneo spostarsi verso nord. Lavande, agavi, cisti e ulivi scalano lentamente la mappa climatica dell’Europa, insinuandosi nei giardini inglesi, sostituendo i prati all’ombra delle conifere. Il cambiamento climatico sta riscrivendo la geografia vegetale del continente: il Mediterraneo diventa il nuovo modello anche per i paesi piovosi, mentre le città si attrezzano con alberi e piante “funzionali” per difendersi da calore, siccità e inquinamento.

Temi protagonisti del salone che durerà fino a venerdì 17 ottobre, dove Giulio Veronese – architetto e paesaggista con esperienze internazionali da Highgrove House a Villa della Pergola – sarà tra gli ospiti dei Green Talks previsti nelle giornate della Fiera. “Il clima sta trasformando il nostro paesaggio. Alcune zone d’Italia si avvicinano sempre più a condizioni desertiche, altre mostrano segni di un clima subtropicale. Per questo è urgente ripensare piante, materiali e linguaggi progettuali”, spiega Veronese.

Nel Regno Unito, dove ha lavorato per quasi dieci anni, Veronese ha assistito a un cambiamento silenzioso ma profondo: i progettisti britannici stanno importando modelli mediterranei per adattarsi a estati sempre più calde. Il giardino anglo-mediterraneo non è una moda: è una risposta. Una nuova grammatica del paesaggio, dove la lavanda prende il posto del prato all’inglese e l’ombra diventa un obiettivo di progetto.

L’altra grande lezione arriva dal Giappone, un “pianeta a sé” dove il giardino non è tecnica, ma arte. “Hanno un senso artistico e sensibile del lavorare in verde che noi in Italia abbiamo, ma spesso dimentichiamo”, spiega. E se i giapponesi idealizzano i nostri giardini storici, Veronese ci invita a farlo al contrario: guardare a oriente per riscoprire l’anima del paesaggio come spazio interiore, poetico, mutevole.

In Italia, intanto, la crisi climatica impone scelte coraggiose sul fronte del verde urbano: si moltiplicano i dibattiti su quali alberi piantare per assorbire carbonio, resistere allo smog e garantire raffrescamento urbano. Si riscoprono piante “funzionali” come il platano e le conifere, si abbandonano i tappeti erbosi all’inglese a favore di prati fioriti lasciati crescere, vitali per gli impollinatori. Il giardino diventa ecosistema pubblico, non più oasi privata. “Non parleremo più di giardini costosissimi, ma di sistemi urbani vegetali diffusi. Il verde sarà infrastruttura, non lusso”, aggiunge Veronese.

Il Premio Greenitaly 2025
Al premio GreenItaly 2025 hanno partecipato 12 aziende con 20 prodotti dalle innovazioni tecnologiche e varietali alle soluzioni tecniche per il verde urbano. Il Premio ha valorizzato le innovazioni sostenibili per la realizzazione di aree verdi ed è articolato nelle seguenti categorie:  specie o varietà di piante ornamentali resistenti ai parassiti e che valorizzano la sostenibilità di parchi e giardini; specie o varietà di alberi ed arbusti con evidenti caratteri ornamentali ed a basse esigenze idriche; specie o miscugli di tappeti erbosi o miscugli di semi per prati e per impianti sportivi sostenibili e resilienti; tecnologie, prodotti o impianti che riducono i fabbisogni energetici ed idrici; macchine innovative e sostenibili per la gestione delle aree verdi.

A decidere i premiati la giuria composta da Gloria Oppici (Fiere di Parma), Renato Ferretti(Linea Verde), Graziella Zaini (Acer) e Francesco Tozzi (edizioni Laboratorio Verde).

I premiati
Categoria Specie o varietà di piante ornamentali resistenti ai parassiti e che valorizzano la sostenibilità di parchi e giardini: Premio per Better Buxus di Romiti Vivai per la resistenza alle malattie ed ai parassiti, la forma compatta ed il fogliame ben colorato.

Categoria Specie o varietà di alberi ed arbusti con evidenti caratteri ornamentali ed a basse esigenze idriche: Premio Philodelphius “Petite Perfume Pink” di Innocenti e Mangoniperla ricca fioritura, profumata e particolarmente interessante per i colori che inizia a fine primavera e si prolunga in estate, arbusto compatto resiliente ed adatto per i terrazzi, giardini ed anche il verde pubblico. Menzione per Moringa Oleifera di Giorgio Tesi Group, pianta di recente introduzione adatta ai climi secchi con basse esigenze idriche.

Categoria Tecnologie, prodotti o impianti che riducono i fabbisogni energetici ed idrici: Premio per Basaltina Park 10 EdèGreen è una Betonella® di Tegolaia in calcestruzzo drenante di spessore 100 mm, realizzata con inerti naturali e caratterizzata da una miscela di calcestruzzo con una percentuale di vuoti di circa il 20%. La sua capacità di drenaggio è pari a 220 L/(min*mq). Menzione per la Recinzione artistica di SIA MPL una recinzione artistica, frangivista ed innovativa

Categoria Macchine innovative e sostenibili per la gestione delle aree verdi: Premio a WD2.0 di Bruni Stefano tagliaerba ad alimentazione elettrica, guida da remoto, compatto, basso ed adatto a superfici piccole, difficili ed impervie. Idoneo per la manutenzione dei campi fotovoltaici. Menzione Speciale fuori concorso: omaggio al giardino storico per Magnolia.

Premio Fotografico dedicato a Dario Fusaro
Nel corso del salone venerdì 17 si svolgerà anche la premiazione del Primo Concorso Fotografico dedicato a Dario Fusaro, rivolto  fotografi del paesaggio under 35 e promosso da Linea verde in collaborazione con Gardenia, Gente di Fotografia,, Grandi Giardini Italiani, Paysage Topscape e VilleGiardini, renderà omaggio al fotografo che ha saputo raccontare il verde come emozione e memoria. Un premio che celebra la forza evocativa dell’immagine.

Green Talks
Greenitaly troverà le sue voci nel ricco calendario dei “Green Talks”, che animeranno il Padiglione 8 di Fiere di Parma dal 15 al 17 ottobre. Tre giornate di confronto e visione dedicate al futuro del paesaggio e delle città: dall’evoluzione del paesaggio urbano alla gestione sostenibile delle acque, dal ruolo della vegetazione come infrastruttura ecologica alla rinaturazione degli spazi pubblici.

Tra gli appuntamenti di venerdì 17 ottobre il convegno “La città spugna. Strategie per affrontare i cambiamenti climatici in ambito urbano”, a cura de Il Verde Editoriale (ore 10:30–12:30, Sala Quercia), per affrontare in chiave tecnica e politica la gestione sostenibile delle acque nelle città contemporanee. Sempre nella mattinata, dalle 11:00 alle 13:30, la Sala Betulla sarà teatro del convegno “Agroecologia e verde urbano”, organizzato in collaborazione con Davines e l’Associazione Europea di Agroecologia, per approfondire il rapporto tra agricoltura sostenibile, biodiversità e progettazione urbana.

Nel pomeriggio, alle 14:00, nella Sala Quercia, si terrà “Il gardening fiorisce attraverso le fiere: esperienze europee a confronto”, un confronto internazionale sulle pratiche espositive e i mercati del verde. Dalle 14:30 alle 16:30, nella Sala Acero, il convegno “L’alleanza climatica fra la città e l’Appennino: come avvicinarsi agli obiettivi di Parma Climate Neutral 2030”, promosso dal Comune di Parma con il Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, chiuderà idealmente il ciclo dei Green Talk, esplorando le sinergie territoriali per la neutralità climatica e i nuovi modelli di sostenibilità locale.

Per info relative alle Aree speciali e al calendario dei talk  https://greenitaly.net

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