(Parma, 1 ottobre 2025) – Il verde è un’infrastruttura ecologica fondamentale per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico. Non è più semplice decoro, ma visione progettuale capace di trasformare i nostri giardini, le città, il paesaggio. Una trasformazione fatta di alberi che offrono ombra, essenze resilienti capaci di sostenere temperature estreme, piante che migliorano la qualità dell’aria e rendono vivibili gli spazi pubblici anche nelle estati più torride.
Un cambio di paradigma che prende forma concreta con Greenitaly – il nuovo punto di riferimento per il florovivaismo e il paesaggio, organizzato da Fiere di Parma dal 15 al 17 ottobre. L’Italia, patria della bellezza e della cultura del giardino, riscopre nella botanica e nel landscape design una leva strategica per la transizione ecologica.
In questo nuovo scenario, accanto alle specie tradizionali, emergono nuove protagoniste capaci di affrontare le sfide climatiche contemporanee: la paulownia (Paulownia tomentosa), che in soli tre anni raggiunge dimensioni importanti con minima manutenzione; l’albizia (Albizia julibrissin), leggera e resistente; il gelso sterile (Morus alba, varietà non fruttifera), ideale per l’arredo urbano; e il ciliegio da fiore (Prunus serrulata), da sempre celebrato in Giappone come simbolo di rinascita e poesia, oggi candidato a diventare emblema di una nuova primavera italiana, nel segno della sostenibilità e della bellezza.
“Greenitaly è un osservatorio privilegiato sulle nuove tendenze del verde. In Italia abbiamo i distretti produttivi, la biodiversità, il clima, e soprattutto una capacità progettuale che sa unire tecnica, cultura e visione. Greenitaly nasce proprio per raccontare tutto questo, e connettere le eccellenze italiane con il dibattito internazionale”, sottolinea Gloria Oppici, Brand Manager del salone.
Uno scenario confermato dai numeri del comparto e dei distretti, che saranno presenti a Greenitaly. Il florovivaismo italiano continua infatti a crescere e a produrre valore: nel 2024 ha toccato un nuovo record con 3,25 miliardi di euro, in aumento del 3,5% rispetto al 2023 e del 31% in dieci anni (elaborazione Myplant & Garden su dati Istat). L’export ha raggiunto quota 1,62 miliardi di euro, con un incremento del +6,3% in valore e del +9,5% in volume (fonte CREA).
A trainare il comparto è la Toscana, con 1,014 miliardi di euro (+3,5%), seguita da Liguria (462 milioni, +3,8%), Sicilia (313 mln, +3,7%), Lombardia (287 mln, +3,6%), Lazio (196 mln, +3%), Campania (189 mln, +1,4%), Puglia (178 mln, +2,2%), Emilia-Romagna (157 mln, +1,3%), Veneto (139 mln, +5%) e Piemonte (89 mln, +3,3%). Sempre più vicino alla top ten, il Friuli-Venezia Giulia (88 mln, +4,9%) si segnala per un’espansione costante. Il Centro Italia si conferma la macroarea più produttiva (1,26 miliardi, +3,5%), davanti a Nord (1,23 miliardi, +4,1%) e Sud Italia (760 milioni, +2,8%).
Circa il 70% della produzione italiana è destinata all’estero, principalmente in Europa (78%). L’Italia è oggi il terzo esportatore mondiale per valore, con un primo trimestre 2025 già vicino al mezzo miliardo. Cresce anche l’import (888 milioni, +30%), ma il saldo commerciale resta fortemente positivo.
“Abbiamo il clima, i terreni, la fantasia. E una lunga tradizione di competenze tecniche e manuali che fanno dell’Italia un laboratorio naturale per il verde”, conferma Davide Romiti, vivaista di quarta generazione e oggi alla guida di Romiti Vivai, una delle principali realtà del florovivaismo italiano, attiva dal 1921 e presente in progetti internazionali da Versailles all’Uzbekistan, che sarà una delle diverse realtà del settore presenti in fiera.
A Greenitaly questa transizione prende forma attraverso una visione multidisciplinare che intreccia progettazione, scienza, formazione e paesaggio. Ad approfondire il tema durante la fiera saranno anche gli architetti Joshua Parker e Matthew Butler, che offriranno una riflessione sul paesaggio contemporaneo ispirata al concetto di “apologetic architecture”: un approccio progettuale che riconosce i limiti dell’intervento umano sull’ambiente e propone un’architettura rigenerativa, capace di dialogare con il vivente.
Ne è esempio anche il convegno internazionale promosso da AIAPP, che porterà a Parma figure di riferimento del landscape europeo — da Gilles Clément a Piet Oudolf — con riflessioni sul ruolo del verde nei contesti urbani, turistici e produttivi. Sempre in questa direzione si muovono i due appuntamenti in programma il 17 ottobre, dedicati ad agroecologia e biodiversità urbana, che metteranno in relazione istituzioni, ricerca e progettazione per delineare modelli integrati di pianificazione ecologica.
Non si tratta di seguire una moda botanica, ma di rispondere con intelligenza progettuale alla crisi climatica. Ogni albero piantato nel posto giusto abbatte le isole di calore, riduce l’uso dell’asfalto, cambia la vivibilità. “Basta piantare — e farlo bene”, sintetizza Romiti, che oggi fornisce una selezione di bosso (Buxus sempervirens) resistente alla piralide per i giardini storici francesi, permettendo a luoghi iconici come Versailles di coniugare conservazione e adattamento climatico.
Un caso emblematico, quello di Versailles, che evidenzia come il cambiamento climatico — insieme all’aumento delle temperature e alla globalizzazione del commercio delle piante — abbia facilitato la diffusione di nuove patologie, spesso devastanti per specie simboliche come il bosso.
La difesa fitosanitaria diventa così un fronte strategico tanto quanto la progettazione. A Greenitaly, il convegno organizzato da ANVE (16 ottobre) metterà al centro le nuove frontiere del vivaismo italiano, dalla prevenzione alla gestione dei patogeni emergenti, dalla ricerca genetica alle pratiche colturali più sostenibili.
Ma il futuro passa anche dalla formazione. Un’intera area della fiera – Green4Job – sarà anche un vero e proprio spazio di matching tra offerta e domanda di lavoro, pensato per favorire l’incontro tra imprese alla ricerca di profili specializzati e studenti formati nei nuovi percorsi green. In tal senso, al seguente link si possono inviare le proprie candidature.
L’Italia, con Greenitaly, si propone come crocevia internazionale per chi progetta il verde del futuro, punto di riferimento del comparto, capace di valorizzare le eccellenze produttive, i distretti territoriali, i garden center, promuovendo nuove visioni e favorendo il confronto tra istituzioni, progettisti, vivaisti e imprese.
Per info relative alle Aree speciali e al calendario dei talk https://greenitaly.net
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