Yeast Photo Festival 2025

A Yeast Photo Festival la nuova economia circolare degli insetti tra rigenerazione agricola e lotta allo spreco

Dal 25 settembre al 9 novembre, a Matino e nel Salento, la quarta edizione di Yeast Photo Festival: “(N)ever Enough”. Tra i progetti esposti “One Third” di Klaus Pichler che racconta lo spreco alimentare nei Paesi ad alto consumo e “I N S C T S” di Umberto Diecinove che indaga l’allevamento di insetti a livello globale come pratica agricola sostenibile e rigenerativa.

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Comunicato stampa

(Matino, 30 settembre 2025) – Viviamo immersi nel disagio dell’abbondanza: un sistema tecno-alimentare che produce eccedenze strutturali, sprechi quotidiani, altera l’ambiente, mentre ignora risorse alternative biologiche capaci di rigenerare interi ecosistemi.  Due progetti fotografici in mostra nel Salento a Yeast Photo Festival  – “One Third” di Klaus Pichler e “I N S C T S”  di Umberto Diecinove – affrontano questa contraddizione paradossale dell’Antropocene da prospettive diverse ma complementari, interrogando le logiche del consumo e le possibilità di trasformazione ecologica.

Il primo si concentra sullo spreco alimentare nei Paesi ad alto consumo; il secondo esplora il mondo degli insetti e le potenzialità del loro allevamento come pratica sostenibile e rigenerativa, capace di trasformare scarti in risorse e di offrire autonomia a realtà agricole del Sud Globale.

One Third, realizzato dal fotografo viennese Klaus Pichler, prende il nome da un dato ONU che pesa come un monito: un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato. E, mentre nei Paesi industrializzati si scarta per eccesso, 925 milioni di persone nel mondo sono minacciate dalla fame.

Pichler traduce questo squilibrio in immagini che sembrano quadri caravaggeschi al tempo del climate change: piatti lussureggianti e poi sfatti, nature morte (letteralmente), esteticamente impeccabili ma eticamente dissonanti. I cibi in decomposizione fotografati da Pichler si trasformano in elaborate nature morte che rievocano la pittura fiamminga e la fotografia pubblicitaria, ma capovolgono i codici estetici a favore di una critica sistemica.

Nella sua ricerca, Pichler mette in relazione lo spreco alimentare con le dinamiche della produzione globalizzata e con la cultura del consumo nei Paesi industrializzati. Le sue immagini, spesso composte con alimenti provenienti da filiere lunghe migliaia di chilometri, raccontano anche le implicazioni geopolitiche di un sistema che garantisce abbondanza al Nord globale mentre, nel Sud del mondo, la carenza di infrastrutture e la pressione delle esportazioni penalizzano l’accesso al cibo. L’artista rende visibile il paradosso di un’economia alimentare che, tra standard estetici imposti dalla grande distribuzione, eccedenze programmate e scarti prematuri, contribuisce a distruggere ogni anno miliardi di tonnellate di cibo perfettamente commestibile.

Presentato in collaborazione con KORA – Contemporary Arts Center e con il supporto del festival tedesco »horizonte zingst«, il progetto si configura come una riflessione visiva sullo spreco alimentare nei Paesi ad alto consumo. La bellezza disturbante delle immagini non cerca lo shock, ma apre un varco nella narrazione dominante del consumo, sollecitando nuove domande su responsabilità individuali e collettive.

Accanto al lavoro di Pichler, I N S C T S di Umberto Diecinove esplora l’allevamento di insetti come alternativa sostenibile e rigenerativa in un contesto alimentare dominato da eccessi e disuguaglianze. Il progetto collega saperi ancestrali e ricerca scientifica contemporanea, mostrando come alcune specie possano trasformare scarti in risorse, migliorando la qualità del suolo, la salute animale e l’autonomia delle realtà agricole del Sud Globale.

Il progetto indaga il potenziale trasformativo dell’allevamento di insetti nel ridefinire il rapporto tra sistemi alimentari e ambiente, ponendo al centro la circolarità come principio ispirato alla natura. La ricerca di Diecinove esplora scenari che spaziano dalle comunità rurali in aree post-conflitto ai centri di ricerca avanzata, fino ai grandi agglomerati urbani.

In queste realtà, gli insetti diventano catalizzatori di processi rigenerativi: nutriti con scarti organici, possono trasformarli in mangime per animali come polli o pesci d’acqua dolce, e generare frass, un fertilizzante naturale ed economico, capace di ridurre l’uso di prodotti chimici. La diffusione di queste pratiche nei Tropici, dove le condizioni di allevamento sono ottimali, apre prospettive redistributive che incidono sulla riduzione della povertà rurale e sull’avanzamento della democrazia alimentare.

Attraverso immagini I N S C T S mette in discussione la centralità umana e propone una visione ecologica e interrelazionale del cibo. Il progetto comprende anche il podcast Get The Bug, in cui scienziati e attivisti riflettono sul potenziale sociale e politico dell’allevamento di insetti.

Il lavoro è accompagnato dalla curatela di Eleonora Schianchi – vincitrice under 35 dell’Open Call for Curators – la cui pratica si distingue per l’approccio collaborativo e l’impegno verso tematiche ambientali e sociali.

I due progetti saranno in mostra a Matino dal 25 settembre al 9 novembre, in occasione di Yeast Photo Festival.

Yeast Photo Festival sempre più diffuso e internazionale
Yeast Photo Festival (25 settembre al 9 novembre)  consolida la sua vocazione di festival diffuso, estendendo la propria presenza oltre le sedi storiche di Matino, Lecce, Castrignano de’ Greci e Le Stanzíe per approdare a Gallipoli e Galatina, città simbolo del patrimonio storico e culturale del Salento. Giunto quest’anno alla sua quarta edizione, il festival consolida anche la propria dimensione internazionale attraverso le partnership strategiche con Fotofestival »horizonte zingst (Germania) e Fotofestival Lenzburg (Svizzera), due importanti realtà del circuito europeo della fotografia contemporanea. Collaborazioni che confermano Yeast come punto di riferimento nel panorama dei festival fotografici continentali, capace di attrarre artisti e curatori di livello mondiale.

Il programma presenta fotografi internazionali in un percorso espositivo che attraversa palazzi storici, chiese sconsacrate e spazi urbani rigenerati, sotto il tema “(N)ever Enough”, esplorando l’eccesso e il paradosso di cibo che caratterizzano l’epoca contemporanea.

“La quarta edizione di Yeast Photo Festival – spiega la Direttrice artistica Edda Fahrenhorst – esplora il contrasto tra l’abbondanza che riempie le nostre tavole e la scarsità che affligge molti. Da un lato, viviamo in un mondo in cui ogni desiderio gastronomico può essere soddisfatto quasi all’istante; dall’altro, questa stessa opulenza nasconde un costo che grava sull’ambiente e su chi, vicino o lontano, fatica a procurarsi il necessario per sopravvivere”.

Biografie

Klaus Pichler è un fotografo viennese noto per le sue serie concettuali che affrontano temi ambientali e culturali. Il suo lavoro unisce ironia e analisi critica, concentrandosi su consumismo, spreco e impatto umano sull’ambiente. Utilizzando tecniche come macrofotografia, nature morte e fotogiornalismo, Pichler crea immagini visivamente potenti che stimolano riflessioni.

Umberto Diecinove (1978) è un fotografo e autore italiano che vive tra Torino e Madrid. Con una formazione accademica in Letteratura e Filosofia, lavora come fotografo e filmmaker.


Sito Web: https://www.yeastphotofestival.it/

Ufficio stampa & Informazioni

UFFICIO STAMPA YEAST PHOTO FESTIVAL 

Maia PR & Comunicazione

Antonella Maia | press@antonellamaia.com | M: 349-4757783

INFORMAZIONI GENERALI

Prezzo

Intero valido per tutte le esposizioni 10€ 

Ridotto valido per tutte le esposizioni 8€

Gruppi di 10 persone paganti

Studenti sotto i 26 anni

Over 65

Accompagnatori disabili

Scuole/Tutte le esposizioni 3€

Yeast Photo Festival riserva a tutte le classi delle scuole primarie e secondarie (primo e secondo livello) un biglietto speciale comprensivo di visita guidata.

Ingresso gratuito riservato a:

– Under 14

– Disabili

– Abitanti di Matino dietro presentazione di un documento di identità valido

I luoghi del Festival e le mostre

 Palazzo Dei Marchesi del Tufo, Matino 

Martin Parr – Snack It!
Co-prodotta con Creation
Con il contributo del Comune di Matino

Casa del maestro, Matino

– Sara Scanderebech – Green Resistance 
Progetto commissionato da Yeast Photo Festival

Melissa Carnemolla – The Island within the Island
A cura di Maria Ghetti, vincitrice over 35 della prima edizione dell’Open Call for Curators 

– Dániel Szalai – Unleash Your Herd’s Potential
Con il contributo del Comune di Matino

Aranceto, Matino

– Umberto Diecinove – I N S C T S
A cura di Eleonora Schianchi, vincitrice under 35 della prima edizione dell’Open Call for Curators 

– Arthur Mettetal – Taste & Track. Italian-French Meals in Motion
In collaborazione con Fotofestival Lenzburg 

Frantoio, Matino

– Blake Little – Preservation

Palazzo Scarciglia – Lecce 

– Ivor Prickett – War on the Nile – Fragmented Sudan
In partnership con UNICEF – Photo of the Year e »horizonte zingst«

– Martin Parr – Wow!
A cura di Jan von Holleben & Edda Fahrenhorst per KidsLovePhotography
Co-prodotta con Artwork e Creation

– Hiền Hoàng – Across the Ocean
Progetto vincitore del Premio IRINOX SAVE THE FOOD in collaborazione con MIA Photo Fair BNP Paribas e Irinox 

– Sara Lepore – Ingrediente pentru un tort de miere cu dragoste

 

Spiaggia della Purità, Gallipoli

– Martin Parr
Co-prodotta con Creation
Con il contributo del Comune di Gallipoli
In partnership con »horizonte zingst«

Kora – Contemporary Arts Center, Castrignano de’ Greci

– Klaus Pichler – One Third
In collaborazione con Kora – Contemporary Arts Center
In partnership con »horizonte zingst«

Museo Civico Pietro Cavoti, Galatina

– Flavio & Frank – Buone mani
Con il contributo del Comune di Galatina 

Masseria Le Stanzíe, Supersano

– Lucas Foglia – A Natural Order
In collaborazione con Cantina San Donaci e Masseria Le StanzÍe

Main Sponsor Yeast Photo Festival
Artwork

Maia Pr&Comunicazione

Sede Legale:
Borgo del Parmigianino, 21
43123 – Parma