Mercanteinfiera è boom di presenze: 50mila visitatori
Mercanteinfiera, la 40ma edizione della fiera di antiquariato, design storico e collezionismo di Fiere di Parma chiude con un numero di presenze da pre-Covid e un forte incremento nelle vendite.
I corridoi di Mercanteinfiera si sono riempiti di buyer e visitatori, con numeri da pre-Covid già dai primi giorni. Molti i buyer stranieri (oltre 5mila), con la prevalenza di russi, turchi e francesi, ma tanti anche gli italiani. Sono proprio loro che, a detta degli espositori – oltre 1.000 distribuiti su quattro padiglioni –, sono tornati a comprare mobili per la casa.
«Una crescita delle vendite, con un pubblico interessato e motivato che acquista in modo più significativo rispetto al passato – sottolinea Ilaria Dazzi Brand Manager di Mercanteinfiera-. Ciò è dovuto al miglioramento complessivo della qualità della merce esposta e a una maggiore attenzione verso un’offerta commerciale ancora più ampia, strutturata e qualificata. C’è insomma un interesse ben consolidato a livello internazionale con espositori che hanno evidentemente saputo cogliere il sentiment degli acquirenti».
Dal design all’antiquariato: a caccia di pezzi rari
A poca distanza tra loro si sono potute ammirare una statuetta della dinastia Ming del XVI secolo e un antico telescopio di fine Ottocento, un mappamondo da viaggio di inizio secolo scorso e un banco frigo USA del ‘47. E ancora, i cartonati originali di Capitan America e Thor, una seduta di Gaetano Pesce in limited edition, il tavolo di Ettore Sottsass “Crazy Horse” e le opere di arte visiva di Marco Lodola. E poi mini clatch degli anni ’80 di Gucci, pendenti Chanel ed enormi bauli di Louis Vuitton realizzati per un sultano ottomano negli anni ’30.
Buyer e visitatori, con numeri da pre-Covid
Un risultato che premia il lavoro di Fiere di Parma e conferma la strada da seguire per il futuro: “mantenere alti gli standard di qualità – conclude Dazzi – quale attrattiva per visitatori e buyer sempre più esigenti”.
Credit Foto Mercanteinfiera